Arlecchino scappa fuori
Col vestito a piu’ colori,
Salta, balla e corre via
Sempre pieno di allegria.
Grasso, grosso e chiacchierone
E’ il dottor Balanzone.
E’ difficile frenare
La sua voglia di parlare.
Ha un bel viso a lina piena
Di scherzare e’ sempre in vena
Il Gianduia di Torino
Dal cervello sveglio e fino.
E’ chiamato stenterello
Perche’ magro e poverello.
Da Firenze viene e dice
Che con poco lui e’ felice
Col vestito rosso e nero
E l’aspetto suo severo
Pantalone ricco e avaro
Ama solo il suo denaro.
Canticchindo, Pulcinella
La chitarra sua strimpella.
Se gli getti due soldoni
Se li mangia in maccheroni.
Bella e bianca come rosa
E’ Rosaura capricciosa
E con lei c’e’ Colombina
Cameriera sopraffina.